Come scegliere il locale, resoconto della “noche particulare” del 12.12.2008
Per coloro che avranno avuto già modo di tediarsi con le mie noiosissime recensioni su questo ed altri siti (e non sono ancora morti di noia
), chiarirò subito che questa non è una recensione come le altre. Si tratta, piuttosto, di una serie di riflessioni che nascono in parte da una serata speciale ed in parte da un paio di conversazioni con quelli che ritengo, oltre che due amici, due profondi conoscitori della movida salsera napoletana, anche ottimi maestri e ballerini: ovvero Ale e Renato (per lui togliamo l’ottimo). Ma procediamo con ordine.
Proprio ieri, quasi per coincidenza, chiedevo ad entrambi in che locale sarebbero andati la sera, riproponendo un dilemma amletico su cui alcuni miei compagni di corso (Faby innanzitutto, con la quale sono in debito di almeno una salsa), mi sfottono ormai da diversi mesi, ovvero: Accademia o Madras? Passato il teschietto
e la domanda ai miei due amici, l’una mi rispondeva che non va nei posti in cui non le piace la musica ed il Dj, e l’altro mi diceva che la sua scelta era condizionata dall’aver già preso un impegno con gli amici per promuovere una delle serate.
Da spirito libero qual sono e non convinto da nessuna delle due risposte, intruppo nella mia macchinina sempre più stretta una cara amica che per alterne vicissitudini era un po’ uscita dal giro e le mie sorelline salsere (che, “drogate” dalla magia di Pietro e Gabry e da 2 serate a settimana, si stanno geneticamente mutando da principianti imbarazzate che ballavano solo con me, in “salsere azzeccate senza cura” che tra un paio di mesi rifiuteranno sicuramente sdegnate di concedermi anche solo un residuo di merengue…) e mi dirigo all’Accademia. Devo premettere che la scelta era stata senz’altro condizionata dal fatto che nel locale in questione si erano dati appuntamento per una sorta di rimpatriata molti degli amici (oltre una cinquantina tra “salseri” e “commerciali”) con cui avevo diviso il bellissimo ponte dell’immacolata a Pizzoferrato.
Una volta arrivati, già dall’ingresso si preannuncia una serata “particulare”: pure essendo relativamente presto (neanche le 23,30), già mi trovavo a salutare almeno una decina di persone, con cui, data la relativa calma, potevo fare anche due chiacchiere. In questo mi sia consentito un elogio ammirato all’iniziativa dell’amico Gennaro che sulle pagine del suo gruppo facebook ha lanciato la sua campagna per l’apertura dei locali salseri alle 21,30, sulla cui riuscita non scommetterei un centesimo, ma che sarebbe davvero una grandissima cosa (Genny sei grande, credici, siamo tutti con te!!!!
).
Per il resto non saprei ben dire cosa sia successo nella serata perché alla fine, tante erano le persone che conoscevo (compagni di corso, conoscenze di serate passate, amicizie di Pizzoferrato, finanche una collega di studio…) che non ho badato né alla musica né alle pestate… Per la prima volta forse, in 3 anni che ballo, non ho fatto caso a chi fosse il DJ, non mi sono applicato più di tanto né a rispettare il tempo, né a provare le figure nuove imparate al corso in settimana, dando forse uno spettacolo pietoso (il mio maestro per fortuna non c’era sennò mi pigliava a pedate!!!!
) ma divertendomi come non mai. Aggiungiamoci pure l’aver conosciuto una bellissima e bravissima
(peccato fosse pure altissima, per un nanetto come me…) ballerina in trasferta dal Mama Inés, conosciuta proprio grazie a salsa napoli (ed a cui renderò volentieri a brevissimo la visita..), oltre alla quasi “mitica” Rubita (che però mi tradiva a metà serata per rincorrere l’amore suo..
) e il quadro è quasi completo… quasi perché l’ultimo taboo veniva rotto all’1 e mezza quando, per la prima volta da quando frequento il locale, sono sceso giù alla commerciale per un brindisi nel “regno dei Pintus”. Qui tra un “non ci fermiamo mai” del mio decisamente più fascinoso omonimo
e la truppa di Pizzoferrato (vorrei nominarli tutti perché sono TUTTI simpaticissimi), provvidamente “oliata” con lo spumante offerto dai padroni di casa
, mi sono quasi sorpreso a divertirmi finanche sulle note di Renato Zero e non solo perché c’era la mia bionda preferita, compagna di idromassaggi mancati e di saune disattivate
….
Alla fine della serata, quando alle 3 e mezza mi trovavo senza voce e le mie gambe erano più stanche che all’ultima mezza maratona, avevo trovato la risposta alla mia domanda iniziale, a cui né Ale né Renato avevano saputo darmi una risposta convincente, ovvero come scegliere il locale?
La risposta non può che essere unica: scelgo il locale dove ci sono i miei amici, dove posso ballare tutta la sera senza timore che nessuno mi squadri o mi critichi, senza il pericolo che la sconosciuta di turno mi rifiuti sdegnata, senza fregarmene se sono fuori tempo o se la salsa è cubana o portoricana, dove so che trovo la bella ragazza che mi ha risposto nel forum, la compagna di corso che mi aiuta con le figure (grazie Mery e Cri per la pazienza), la compagna di viaggio che balla supersexy sia il reggaeton
che le canzoni di Pupo, dove c’è la mia maestra e la maestra della mia maestra, dove ci sono le principianti del corso che pensano che sia bravo quando invece faccio schifo
, dove c’è il mio omonimo che mi sfotte dalla consolle, dove vedo ballare e sorridere la mia dolcissima amica nonostante un dito ingessato ed un cuore spezzato
(Rita, salsa che ti passa!!!!), dove le mie timide sorelline salsere in meno di due mesi sono diventate “tigri da pista”
.
Ragazzi tutti, grazie
per la bella serata e grazie due volte per avermi fatto buttare il teschietto: niente più dubbi amletici, io scelgo il locale dove mi diverto perché ci siete voi….
Una postilla per il forum è doverosa... credo fermamente, in estrema sintesi, che la scelta del locale non debba essere condizionata più di tanto dai vari dove è? quanto si paga? come è la musica? chi è il DJ? ci sono più cubani o portoricani? chi lo organizza e chi lo supporta? tutti questi parametri, alla fine non ci assicurano il divertimento quanto la presenza delle persone che conosciamo e che balleranno con noi con un sorriso e la voglia di scambiare una parola.. in questo i social forum come questo possono essere un'ottimo strumento, se non altro per comunicare con più persone dove siamo e che facciamo...
Edited by maurosalsa - 13/12/2008, 21:39