Uhm... Dunque, il discorso è un po' complicato, in quanto potrebbe essere frainteso, quindi cercherò di essere il più chiaro possibile.
Lo stage con i Tropical Gem c'è stato, così come da volantino, anche se, a causa di un "errore tecnico" non vi ho partecipato.
Domenica sera, quando la ragazza che doveva venire con me ed io eravamo quasi pronti per partire (Fossalta di Portogruaro dista un centinaio di chilometri da casa mia, quindi volevamo partire con largo anticipo, onde evitare ritardi stupidi), arriva sul cellulare di questa mia amica un sms da parte di Maurizio, l'organizzatore della serata (nonchè responsabile del Cantiere Staff): tra le varie info, una diceva
inizio stage ore 21:30.
A quel punto, avendo una mezz'ora in più di tempo rispetto al previsto, ce la siamo presa un po' più comoda. Ma poco poco: ripeto che, data la distanza, siamo partiti con largo anticipo. Scelta ottima: grazie alla pioggia che flagellava la zona ed al rincoglionimento generale che assale certi automobilisti quando piove, il traffico era molto più lento del previsto, tant'è vero che siamo arrivati al Palmariva alle 21:25. Paghiamo il dovuto (25€, per avere anche una consumazione) ed entriamo. Prima della sala incontriamo il buon Maurizio, parte il solito scambio di convenevoli e saluti e poi la fatidica domanda (nel frattempo erano arrivate le 21:35): "hanno già iniziato?" Risposta: "Sì, lo stage iniziava alle 21".
Morale della favola: erroneamente Maurizio ha scritto l'orario sbagliato sull'sms, si è scusato per l'errore e ci ha accompagnati di corsa nella sala dove si svolgeva lo stage.
Ehm... peccato che i TG avessero già iniziato a mettere su una coreografia.
Ora mi prendo la mia bella parte di colpa: un'altra persona, al posto mio, si sarebbe messa in un angolino a cercare di imparare tutta la sequenza di passi fatta fino a quel momento, ma io non ce l'ho fatta. Con il caratteraccio che mi ritrovo ho provato un paio di volte a vedere se riuscivo a memorizzare la sequenza, dopodichè, piuttosto incazzato, ho girato i tacchi e, trascinandomi appresso la mia amica, mi sono catapultato verso l'uscita.
Lungo il percorso ho incontrato nuovamente Maurizio, il quale, scusandosi ancora una volta per l'errore commesso, si è offerto di restituirmi la cifra pagata (offerta che ho accettato, anche se posticipandola alla prossima occasione in cui ci vedremo, in quanto in quel momento volevo solo andarmene da lì).
Quindi, tirando due somme, avrei potuto benissimo non scrivere niente e nessuno avrebbe mai saputo niente. Invece ho deciso di scrivere questa cosa non per criticare l'errore commesso dall'organizzazione, ma, al contrario, per ringraziare pubblicamente Maurizio per la correttezza dimostrata nel voler rimborsare a me e alla mia amica la cifra versata, in quanto avrebbe potuto benissimo ribattere che sul volantino c'era scritto l'orario esatto. Ancora una volta confermo quello che ho sempre pensato, ovvero che sia una persona corretta e di parola. E, aggiungo, se ce ne fossero di più, di persone di parola...