| Sono sicuro che ogniuno di voi prima o poi si sarà posto dopo un po di lezioni, la fatidica domanda.... Nella scuola che frequento l’insegnante è bravo? Mi sta insegnando bene? Immagino che tutti prima o poi se la pongano, ecco alcune considerazioni.
Ballare è l’espressione di una grazia innata, un dono, che sviluppato e potenziato da ore e ore di duri allenamenti guidati da validi insegnanti permette di raggiungere alti livelli di tecnica e di espressione artistica, se la grazia non è innata con ore e ore di allenamento e bravi insegnanti si potrà raggiungere un discreto livello dilettante o semi-professionista.
Insegnare è un mestiere difficile, bisogna essere portati all’interazione con altre persone, oserei dire che ci vuole una vera e propria vocazione, bisogna conoscere bene ciò che si insegna bisogna avere un minimo di conoscenza di base delle tecniche d’insegnamento, un metodo diciamo, e poi esperienza ma anche la volontà di continuare a crescere tenendosi aggiornato e attento al mondo che cambia attorno. Quindi va da sé che un buon ballerino non è detto che sia un buon insegnante, così meglio dividere le due cose .
1) Capacità di ballo: Una sera in discoteca vedevo una ragazza indicando un tipo (che ballava da poco piu di un anno) ha detto alla sua vicina, “guarda come balla deve essere un maestro”, io sono rimasto stupito perchè a parte pantaloni e maglietta nera di certo non aveva niente del professionista, poi mi sono ricordato di come mi apparivano i ballerini quando ero ancora alle prime armi, se facevano un giro e un gancio erano già bravissimi. Da principiante sul piano tecnico non si è in grado di valutare un qualunque ballerino (a meno che non inciampi ogni tre passi), figuriamoci un maestro, sul piano artistico possiamo percepire se mentre balla ci trasmette emozione ma questo è molto soggettivo dipende dal nostro stato d’animo, dall’atmosfera della sala e dai pregiudizi e aspettative che abbiamo nei suoi confronti, di solito creati dalla sua fama. Ma non è poi così importante essere in grado da soli di capire se quell’insegnante è un bravo, medio o eccellente ballerino, perche all’inizio è necessario che sia soprattutto un bravo insegnate, quindi concentriamoci su questo.
2) Capacità d’insegnamento: Il ballo è un linguaggio del corpo con cui esprimiamo le emozioni suggerite dalla musica e dal partner, l’insegnanate dovrà parlare prima al nostro corpo poi alla nostra anima, per questo è un percorso lungo in cui alla soddisfazione immediata di riuscire a fare qualche “figura” dovrà essere affiancata la consapevolezza che in un più lungo termine si riuscirà a vivere ed interpretare il nostro personale ballo utilizzando al meglio i codici di comunicazione con il partner. (creare un percorso quindi) Le caratteristiche di un bravo insegnate sono l’empatia, la pazienza, la capacita di valutare le difficoltà individuali e saper dare giuste rispose anche a domande sbagliate, è importante che si conquisti la fiducia dando prova di sapere sempre cosa sta facendo e dove ci sta portando creando un clima sereno e scherzoso magari con qualche battuta per alleggerire le tensioni di ua giornata pesante, ma rimanendo sempre professionale, senza lasciarsi andare ad autocelebrazioni o esibizioni strappa applauso.
Dovrà in pratica dimostrare di essere un capace insegnante piuttosto che apparire come un grande maestro…
Certamente la cosa non è a senso unico e chi frequenta un corso, di qualsiasi genere, non può sperare in buoni risultati senza impegnarsi nell’apprendimento e negli esercizi a casa, quindi il risultato finale dipende per buona parte anche da noi.
Per concludere cosa dobbiamo cercare ?
Per imparare a ballare è necessario capire che prima di tutto bisogna saper provare delle emozioni, poi viene il resto del repertorio.
Il fatto è che i mille numeri che si vedono fare nelle esibizioni colpiscono subito l’immaginazione e si tende a valutare su quello, è più bravo chi fa l’acrobazia piu sorprendente, perche chi non conosce la magia del ballare, della complicità, non presta attenzione a particolari come, l’intesa perfetta su passi veloci e ritmati o la morbidezza del movimento dei due busti.
È come se un bambino spiasse i genitori mentre fanno l’amore.
Vede due corpi sotto le coperte che si muovono, sente il respiro, i gemiti … come può capire cosa sta succedendo ? Non ha provato, non conosce il linguaggio di quei corpi.... Cosa sono in grado di esprimere solo con lo sfiorarsi delle labbra o in lente e morbide carezze, nei leggeri movimenti del bacino o con marcate decise spinte ....
Così guardando quelle persone che non fanno piroette e ganci a raffica viene da pensare che non sta succedendo niente, sono li abbracciati e camminano a tempo un pò dritto un po di lato ogni tanto girano.... Boh che roba è?
Insomma è un mondo che va scoperto, ma ognuno a suo modo, non puo essere insegnato come un qualsiasi passo, occorre la sensibilità di una persona che ti faccia intuire quello che potresti trovare in un abbraccio, ma sei tu che lo devi riconoscere e ricercare, per far questo è necessario affinare la sensibilità dell’ascolto, la scioltezza della camminata, la sicurezza del proprio asse, per questo serve un Maestro che si occupi molto della tecnica di base ed insista nella camminata e nella postura, che spieghi la struttura musicale dei brani e come giocare sul contrattempo per arricchire l’interpretazione....
Probabilmente per alcune persone sarà troppo impegnativo e andranno a cercarae quelle scuole dove dopo poche lezioni ti esibisci già in qualche figura, pazienza se ti appoggi al tuo partner per non cadere o se hai distribuito una serie di calci alle coppie attorno a te, anzi, potrebbero ben fermarsi e guardarti non si sà mai che imparino qualcosa …
D’accordo non è facile, perche richiede uno sforzo quasi quotidiano nell’imparare la postura, l’appoggio del piede ecc… A chi va a scuola di ballo dovrebbe venir insegnato questo linguaggio corporeo, poi potrà decidere di non usarlo se non fà per lui, avrà i suoi motivi, non è detto che piaccia a tutti, ma per lo meno sapere che c’è e come funziona e poi scegliere.
Questo dovrebbe fare un bravo maestro insegnare a vivere il proprio ballo .... e non c’entra niente col ripetere sequenze di passi più o meno a tempo su un ritmo musicale nuovo o vecchio che sia.
Mi sono dilungato lo so.. e non è tutto qui.... Ma ditemi voi cosa ho dimenticato....
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