CITAZIONE (silueta @ 16/5/2008, 03:52)
Onestamente, parlando con stomaco, credo che il discorso di julie sia prorpio di chi possiede l'orgoglio di una cultura che difficilmente vuole condividere con altri. So già che il mio sarà un parere del tutto impopolare, so già che le critiche che attirerò saranno tante, ma, sempre per amor di verità e di libertà di pensiero, sono convinta che questo genere di qualunquismo non faccia altro che nuocere alla salsa.... (cut)
Sinceramente io avevo inteso le parole di julie in maniera completamente diversa (ho letto prima il suo messaggio e poi il tuo) e da italiana, ballerina e insegnante... mi ci sono ritrovata in pieno. Io non so tu da quanto balli, io salsa dal 1990 più o meno; quindi ho avuto modo di vivere tutta la parabola salsera... dalle prime timide serate al boom di oggi.
Prima la situazione non era questa, eravamo di meno, c'erano meno serate, niente scuole, niente gare e ci divertivamo molto di più, circolavano meno soldi e tutto era più genuino.
Oggi, a malincuore devo constatare che
oggi la situazione in Italia è quella descritta da Julie:
CITAZIONE
La gente va a ballare per farsi vedere, per acchiappare le ragazze solo pochi amano el baile y la magioranza no lo sente!
Noi balliamo en la casa, si siamo felici, si siamo tristi per mettere allegria, en los bares, y per cuesto anche il ballo e differente..
Io stessa quando vado a ballare non mi diverto più... è tutto uno show di *maestri* in pista, si va alle serate come pecore che seguono il pastore, c'è disregazione tra le scuole (litigi, invidie e gelosie) disgregazione musicale, disgregazione tra "stili" (tu balli portoricano vai di la, io ballo cubano e vado di qua)... oggi circolano un mucchio di soldi, è diventato un business, la fiesta è finita.
Onestamente, Silu, quando vai a ballare quanti si stanno divertendo e ballano per se stessi e quanti al contrario sono in competizione con se stessi e la pista? Forse solo i principiantissimi (da pochi mesi a 1 anno) si divertono ancora in maniera autentica.
CITAZIONE (silueta @ 16/5/2008, 03:52)
Per quanto mi riguarda credo che la conoscenza di una tecnica, lo studio e l'approfondimento, diano maggiore possibilità di veicolare le emozioni.Si può conoscere un mezzo e decidere di non usarlo, perchè non consono a un messaggio, ma non si è relmente liberi di esprimersi, se non si ha possibilità di scelta.
La chiave di tutto in definita per me risiede nella personalità, nell'amore , nella dedizione e della curiosità del singolo, fattori che valicano i consueti codici comunicativi corporei, che danno la possibilità di nviare messaggi chiari distinti, e realmente aderentei alla propria personalità in relazione alla cultura salsera.
Insomma: la libertà sta nella conoscenza e nella possibilità di non fruirne affatto.
Questo è il mio delirio....... divertitevi!
In generale sono d'accordo con te (e come non potrei venendo da una formazione accademica?). Ma credo anche qui che siano due cose diverse.
Faccio l'esempio di Cuba che ho vissuto più direttamente: tutti ballano (e quando dico tutti è proprio tutti, sono rimasta così
) loro hanno una distinzione che noi non abbiamo:
bailador ---> ballerino della strada
bailarin ---> ballerino professionista (che ha studiato in accademie molto più complete delle nostre oserei dire)
ma anche il bailador li in un certo senso *studia* e si confronta con se stesso e con gli altri, ballano fin da piccoli, e nellì'età dell'adolescenza con lo spirito emulativo tipico di quell'età si studiano a vicenda, inventano passi, cercano di competere... e ne vengono fuori ballerini "di strada" che nulla hanno da invidiare ai nostri bravi maestri.
Ho fatto come al mio solito "un papiello" ma il tuo intervento molto interessante lo meritava!
... ma sono a lavoro e non so se mi sono spiegata meglio di un libro stracciato, ora invio e vedo cosa ne è venuto fuori