Il Sud della Repubblica Dominicana
La Repubblica Dominicana è un'isola bellissima e non solo la parte più conosciuta al turismo ma, forse è ancor più bella, se si noleggia un'auto, come abbiamo fatto noi,e si percorrono quasi 500 km. verso il sud di questa terra.
Partendo dalla capitale Santo Domingo, dirigendosi verso il sud, dopo poco si attraversa la cittadina di ASUA, che tra l'altro se ricordo bene è la città di Polaco (eheh... voi non lo conoscete ma era un animatore del Villaggio Viva Dominicus insieme a mio marito.... un ragazzo bellissimo che ora è in Italia), un centro abbastanza importante, tipo LA ROMANA, dove si trovano anche delle belle case, il solito artigianato e la vita è abbastanza movimentata.
Continuando per la strada, l'unica che porta al sud, si incontra il secondo centro di una certa rilevanza, Barahona, comunque qui già si nota che ci stiamo allontanando, e parecchio, da Santo Domingo in quanto non ho notato nè Centri commerciali come nella capitale, le case sono molto modeste, ancor più che in alcune zone de LA ROMANA.
La strada che percorriamo passa attraverso un panorama che varia dal piccolo centro (che dico, frazione o non so cosa) a lunghi tratti in cui non si incontra anima viva, solo campi e tratti di foresta o boschi se così li volgiamo chiamare.
Quando il panorama lo permette si vede la costa, incontaminata, chilometri di costa bianchissima di fronte a noi, il mare limpido e niente turismo.
Ci fermiamo in riva a uno dei tanti "Rio" , come li chiamano loro, siamo vicino a Enriquillo un piccolo centro, l'acqua scende come a cascata da gradoni che la natura ha formato, fredda, gelida ma di una trasparenza unica, il colore è un verde bosco, dovuto alla folta vegetazione che ci circonda. Poco più avanti incontriamo un luogo che si chiama se ricordo bene EL PARAIS, dove i dominicani vanno in massa a trascorrere qualche ora di relax e a fare il bagno, in questo punto un altro Rio, sfocia e si butta nel mare.
Cogliamo l'occasione di mangiare il cosiddetto "pescado", pesce cucinato alla griglia al momento e il solito platano fritto.
Non siamo ancora arrivati a Pedernales, che raggiungiamo verso le 6 del pomeriggio dopo essere partiti alla 1 circa da Santo Domingo, la strada che abbiamo percorso negli ultimi chilometri attraversa immense distese di campagne e colline, tira un vento pazzesco che sposta la macchina.
Finalmente ci siamo, dunque Pedernales è un agglomerato di case per la maggior parte col tetto in lamiera, siamo a circa 15/20 chilometri da Haiti, qui la povertà regna sovrana, almeno questa è stata la mia impressione, pochi bar, nessun cinema, l'unico era stato chiuso da tempo, discoteche non ne ho viste, insomma.... niente.
Cerchiamo un albergo... oddio albergo.... non so come definirlo, diciamo una campo recintato nel quale erano state costruite 6 casette in muratura che affitavano. Queste consistevano in un soggiorno, camera da letto, bagno e aria condizionata, c'era pure la TV, la cosa importante però era che erano pulite, il tutto per 18 € a notte... mai vista una cosa del genere.
L'unico "Banco" che c'era non prendeva le carte di credito internazionali nè Visa nè Master Card, solo il bancomat del Banco Popular, e va beh.. pazienza.
Il giorno seguente partiamo per andare a visitare il famoso Ohjo che si trova vicino a Pedernales e lo si raggiunge percorrendo una strada sterrata in montagna, che continua a salire fino ad arrivare in questo posto che non è altro che una specie di cratere (appunto un buco) dove si sente l'eco.
Tutto sommato è stata un'esperienza anche questa, abbastanza unica e particolare, certamente diversa dalla solita vacanza nel villaggio turistico, ma la Repubblica Dominicana è anche questo e per cercare di capirla e capire la sua gente bisogna avventurarsi come abbiamo fatto noi, la sola cosa che mi ha infastidito di quei 4 giorni trascorsi al sud sono state le "ehene" che si trovano in spiaggia, si annidano tra la sabbia e pungono peggio dei "mosquitos" non si vedono tanto sono piccine, senti solo pizzicare e non capisci da cosa perchè sono praticamente invisibili, ragazzi il giorno dopo sembravo un mostro, avevo 150 pizzicate di ehene su tutto il corpo, la mia schiena..... pareva avessi il morbillo, sono dovuta andare in farmacia per una pomata che mi togliesse almeno il prurito, questo è stato l'unico punto negativo di quel viaggio nel sud della Repubblica Dominicana.
