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LA YUCA, Manioca

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LaGata
view post Posted on 1/4/2008, 18:45




La pianta è originaria dell'America meridionale dove probabilmente viene coltivata da migliaia di anni.

tra tutti i tuberi, era senz’altro l’alimento più consumato nella dieta dell’indio cubano, il quale confezionava con essa un pane, conosciuto con il nome di casabe, che ancora oggi è mangiato nelle regioni orientali di Cuba, condito con salsa o ripieno di carne di maiale fritta.

Per gli stessi motivi di praticità nel coltivarla e per il suo apporto nutrizionale, oltre che per le caratteristiche di lunga conservazione del pane con essa confezionato (prezioso aiuto nelle lunghe traversate marittime e nelle loro imprese militari), gli Spagnoli della Conquista l’adottarono ben presto, perpetuando così il suo uso fino ai nostri giorni.


Oggi viene coltivata in tutte le zone tropicali del mondo, soprattutto per i grossi tuberi da cui si estrae la fecola, la tapioca.

La pianta è un arbusto alto 2-3 metri con radici che possono arrivare alla lunghezza di un metro e grossezza di circa 40 centimetri.

Di questa pianta si consumano le radici, tuberi cilindrici o fusiformi, a volte ramificati, che si raggruppano ai piedi della pianta e possono pesare fino a 2 o 3 kg. I tuberi di manioca sono carnosi, bruni-rossastri in superficie e bianchi all'interno, contengono una fecola impregnata di un succo lattiginoso

La radice di manioca è un alimento piuttosto povero: contiene da 0,50 a 0,75 % di materie proteiche, 0,33 % di glucosio e 1 % di saccarosio e destrina, 35 % d'amido ma nessuna materia grassa, il resto è sostanza secca in gran parte costituita da cellulosa.

Allo stato naturale non si conserva a lungo, in alcuni paesi il tubero viene tagliato in rondelle e fatto essiccare. Per ottenere la fecola (tapioca) il tubero deve essere lavato, spelato, sciacquato e grattugiato poi trattato e scaldato.

La fecola di manioca, oltre che per le preparazioni alimentari, viene usata per la fabbricazione di cosmetici, colle, detergenti e anche carta.

Con la manioca a Cuba vengono confezionati infiniti dessert casalinghi tradizionali, tra cui il buñuelo.

curiosità:
Secondo la tradizione popolare la manioca è un rinvigorente sessuale per gli uomini. ;)
 
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LaGata
view post Posted on 11/4/2008, 13:54




YUCA FRITA

1 kg di Yuca

1 cucchiaio di aglio tritato (opzionale)

1 cucchiaino di prezzemolo tritato (opzionale)

1 peperone rosso tagliato a pezzi (opzionale)

sale

olio di semi

Mettere la Yuca in acqua (circa 3 tazze) con 4 cucchiai di sale per 15 minuti.
Riscaldare l'olio in una padella capiente, togliere la yuca dall'acqua e asciugarla con carta assorbente e friggere nell'olio bollente finchè non diventa dorata.

A parte soffriggere aglio, olio e il peperone tagliato a pezzetti e servire insieme alla yuca.
 
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LaGata
view post Posted on 11/4/2008, 14:19




EMPANADITAS DE YUCA (Santo Domingo)

INGREDIENTI

200 gr. di carne macinata
1 pizzico di yerbabuena tritata finemente (va bene la menta)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di uva passa
1 cipolla rossa piccola
1 peperoncino verde
1 pizzico di origano
pepe nero macinato
2 tazze d'olio
1/2 kg di yuca
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

PREPARAZIONE
tagliare il peperone e la cipolla a pezzetti. Mettere in un recipiente la carne macinata, il peperone, la cipolla, un pizzico di pepe, un pizzico di origano e un cucchiaino di sale e mescolare bene.
In una casseruola riscalda un cucchiaio d'olio. Aggiungere la carne macinara e rigirare spesso per cuocere uniformemente. Aggiugere due cucchiaiate d'acqua e il pomodoro concentrato. Lascia soffriggere a fuoco medio aggiungendo acqua se necessario (controllare il sale e aggiungerlo se necessario) finché la carne è cotta e tutta l'acqua è evaporata.

Bollire la yuca in acqua salata cui si sarà aggiunto uno spicchio d'aglio finchè non diventa morbida (attenzione a ritirarla dal fuoco prima che cominci a disfarsi). Passare la yuca con la schiacciapatate e lasciarla raffreddare a temeratura ambiente.

Lavorare la yuca con le mani e formare delle palline con circa due cucchiaiate di pasta ciascuna. Su una superficie oleata appiattire ben bene le palline con le mani fino a formare dei dischi sottili. Aggiungere un cucchiaino di ripieno su ogni disco e chiudere i dischi dormando delle mezze lune.

Riscaldare l'olio in una padella e friggere le empanaditas rigirandole di tanto in tanto finché non diventano dorate. Asciugare lìolio in eccesso su carta assorbente prima di servire.

 
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2 replies since 1/4/2008, 18:45   1055 views
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